Giroveloce Awards 2021

Nelle puntate precedenti:

Poi i poteri forti ci hanno fermato per il 2019, o non avevamo voglia, non ricordiamo più quale sia la vera motivazione, ma probabilmente ha stato Vettel.

Avvertenze varie ed eventuali per i vari ed eventuali #Capiscers: questo post contiene tracce di sarcasmo, congruenza con la realtà in piccole parti e riferimenti più o meno velati a fatti realmente accaduti, più o meno. Se tutto questo vi mette a disagio, ma volete continuare a leggere nonostante abbiate già capito dove andremo a parare per poi lamentarvi in seguito, capiamo il vostro problema e vi rimandiamo alla fine del post per i commenti o al nostro account Twitter per i reclami, saremo lieti di ascoltarvi, forse.

MA VENIAMO FINALMENTE AI TANTO ATTESI PREMI

Il team di Giroveloce.it ha deciso di disertare la cerimonia di premiazione di quest’anno in segno di protesta per il mancato raggiungimento del quorum per la realizzazione degli Awards, con i quali ci troviamo comunque in disaccordo.

Ci si rilegge nel 2022, auguri di buon Michael Masi a tutte le feste.

Se questo fosse un blog serio il post sarebbe già finito qui, ma viviamo nell’era del politically correct e delle Sprint Qualifying quindi i premi dobbiamo assegnarli davvero.

Premio Alessandro Borghese

A Michael Masi.

“È stato terribile. Ho provato a penalizzarli, ho provato a non penalizzarli, ma alla fine non sono riuscito a fare niente di buono. Credi che quello che ho fatto sia sbagliato?”
“Michael non è facile essere direttore di gara. Se fai troppo i piloti iniziano a dipendere da te e se non fai niente diventano come Verstappen. Bisogna sempre andarci piano, come fanno la Mercedes o Hamilton.”
“O come chi ignora le bandiere gialle.”
“Esatto, dando la colpa a Vettel. Quando fai le cose per bene nessuno sospetterà che tu abbia fatto realmente qualcosa.”
“Vuol dire che non mi confermeresti come direttore di gara neanche se ti pregassi?”

Premio miglior attore non protagonista

A Nicholas Latifi.

Una stagione intera passata a parlare di quanto la Alpha Tauri potesse aiutare la Red Bull in caso di necessità e poi a decidere il mondiale è una Williams motorizzata Mercedes, aiutando la Red Bull.

Premio Fair Play

Alla Mercedes.

“Siamo sempre stati guidati dal nostro amore per questo sport e crediamo che ogni competizione debba essere vinta con merito” cit. il team che ha fatto 1000km di test segreti nel 2013.

Premio Party of the Year

Alla Mercedes daccapo.

Per la sobrietà manifestata da Toto Wolff nell’accettare con sportività la sconfitta e per aver finito in 5 minuti il frigo bar dell’intero hotel InterContinental Abu Dhabi 7 stelle. Honestah!!!1!!44!!!!

Premio Luca Toni Peperoni

A Max Verstappen.

Per aver dichiarato di voler usare il numero 1 il prossimo anno. Finalmente un pilota che si ricorda perché è diventato un pilota di Formula 1, cioè per poter usare il numero 1, diventare campione del mondo è l’obiettivo di tutti solo perché è l’unico modo per poter usarlo. Se non dovesse mantenere la parola il premio verrà convertito in una multa da 50 mila euro.

Premio Bel Direttore

A Mattia Binotto.

“L’obiettivo della Ferrari non è il terzo posto nel costruttori.” O almeno era così quando si prendevano schiaffi a due mani dalla McLaren, poi siamo arrivati terzi per davvero e allora tutti bravi, bis. Infatti per il prossimo anno l’obiettivo non è vincere il mondiale, come non è nemmeno quello di arrivare sempre in Q3. Fortuna che almeno il direttore tecnico è rimasto sempre a Maranello a seguire lo sviluppo di una macchina completamente nuova. Ah non abbiamo un direttore tecnico? E quello che dovrebbe farlo non era quasi mai a Maranello nei weekend di gara? Beh ma finalmente abbiamo due piloti, mica quando ne avevamo zero perché quello che aveva vinto quattro mondiali valeva -1. Forza Ferrari.

Premio Assicurativo

A George Russell.

Per aver sfasciato la sua macchina attuale e quella futura in un colpo solo ad Imola, con tanto di tirata di orecchie da parte di Toto Wolff ancora sobrio. Toto giustamente infastidito perché con il budget cap e la macchina di Bottas da rifare da zero gli aggiornamenti per il resto della stagione potevano essere a rischio. Fortunatamente gli aggiornamenti sono stati regolari, ma il botto è costato il poter cambiare solo 47 PU durante la stagione e non le 48 previste.

Premio Charles Leclerc

Alla Sfiga.

Fa 2 pole ma in una delle due nemmeno parte, quasi vince a Silverstone, gli fanno strategie pensando sia ancora Vettel, non gli controllano la macchina incidentata, Stroll lo scambia per un birillo e con 2 gare non concluse in più di Sainz gli arriva comunque solo 5,5 punti dietro. Date una fortuna competitiva a questo ragazzo.

Premio miglior regia

Non a quella

della Formula 1.

Premio puzza corporea migliorata

A Sebastian Vettel.

Sebastian Vettel mentre indossa una mascherina perché non sopporta la sua stessa puzza.

Sebastian Vettel puzza. Finalmente non è più in Ferrari, ma puzza. Non fanno partire la gara in Belgio per colpa sua e puzza. Fa l’overcut dell’anno a Monaco, ma puzza e la regia non è la miglior regia, che puzza comunque meno di Vettel. Sebastian Vettel puzza talmente tanto che nemmeno la benzina vuole stare in macchina con lui. Sebastian Vettel pulisce le tribune e puzza ancora di più, anche se forse non le ha pulite davvero. Sebastian Vettel puzza, l’hanno deciso i social che sono profumatissimi.

Premio antisgamo

Al muretto Alfa Romeo Racing.

“Antonio è troppo Giovinazzi, troppo italiano, troppo maturato, troppo Gesù, non mi piace.”
“Ma Frederic, non possiamo permetterci di sabotare un pilota, mica vorrai finire dietro alla Williams nel costruttori. Antonio cresce di anno in anno, quest’anno probabilmente andrà meglio di Kimi sia in qualifica che in gara.”
“Me ne sbatto del costruttori! Adesso pensate ad un modo per fargli perdere 30 posizioni con il prossimo pit stop. Mi raccomando non 31, che altrimenti ci scoprono che lo facciamo apposta, e nemmeno 29 altrimenti potrebbe non soffrire abbastanza.”
“Ma Fred, Antonio adesso è nono e ci sono solo 20 macchine in pista, anche volendo non potrebbe perdere 30 posizioni.”
“Vuoi fare la sua fine? Trova un modo, lo sponsor italiano ci paga per questo. Tipo non so, improvvisa. Ecco vedi, te non pensi fuori dagli schemi. Cosa sono quelle gomme medie? Le gomme per il prossimo stint di Antonio? Portale via, vai nel parcheggio e smonta le gomme dalla Stelvio di Antonio. Niente mattoni però, non se li merita.”

Premio chiudete il Twitter

A Simone Caricasulo.

Premio S.U.K.A.

A Yuki Tsunoda.

Premio Siete Una Kricca Anarchica a Yuki Tsunoda. Premio a Tsunoda perché è Tsunoda. Punto. Chi odia Tsunoda è fatto male. Magokoro Wo, Kimi Ni.

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