Formula 3 europea: Hungaroring
La Formula 3 europea questo weekend ha fatto tappa nel circuito ungherese dell’Hungaroring. Un circuito tortuoso dove sorpassare è complicato, per questo era importante riuscire a qualificarsi bene e/o guadagnare posizioni in partenza.
Vediamo quindi quali sono i pilotini che meglio si sono comportati durante il weekend. Questa lista non vuole essere una classifica di chi sia stato il migliore o il peggiore, semplicemente intende sottolineare certi aspetti che magari non si sono colti seguendo le gare o leggendo classifiche e resoconti vari. Si vedono cose talmente belle e sane per il motorsport in questa categoria che sarebbe da scrivere una analisi per ciascun pilota, tanta è la passione autentica che sanno trasmettere solo attraverso uno schermo.
Accanto al nome del pilota troverete le posizioni di arrivo nelle tre gare in programma nel weekend.
Enaam Ahmed (P7/P1/P1)
Dopo il debutto stellare a Pau concluso con pole e secondo posto in Gara 3 Ahmed continua a dimostrarsi un vero fenomeno. Il settimo posto in Gara 1 serve solo a prendere le misure al circuito, perché poi arriveranno due vittorie nettissime nelle altre due gare del weekend, partendo in seconda posizione in Gara 2 e in pole in Gara 3. Che Ahmed fosse forte lo sapevamo, ma questa velocità unita ad una condotta di gara impeccabile sono una bella sorpresa per noi, un po’ meno per i suoi avversari che lo vedono già scappare in campionato.
Dan Ticktum (P1/DNF/P2)
Dan rompe il ghiaccio in Gara 1 vincendo la sua prima gara in stagione partendo dalla pole. Poi in Gara 2 una partenza titubante vanifica un’altra pole conquistata, ma la mazzata finale arriva con un problema ai freni che lo costringe al ritiro quando poteva far segnare altri punti importanti. Dopo quello in Gara 2 a Pau questo è il secondo ritiro in sole 6 gare per Ticktum, in entrambi i casi per motivi che non dipendevano da lui. In Gara 3 scatta dalla seconda posizione e la mantiene fino alla fine, dovendo solo preoccuparsi di un arrembante Armstrong in partenza, ma quando i due vengono al contatto ad avere la peggio è il pilota neozelandese. Ticktum risponde presente, la fortuna invece lo è solo a fasi alterne.
Guanyu Zhou (P2/P4/P5)
Un weekend da passista per Zhou, che nonostante non vada mai oltre la quinta posizione di arrivo vede comunque Ahmed a +18 in classifica. Il secondo posto in Gara 1 arriva dopo la penalizzazione del compagno di squadra Aron, altrimenti Zhou sarebbe salito “solo” sul gradino più basso. Alla luce dei ritiri e delle difficoltà degli altri pretendenti al titolo questi punti sono comunque pesanti, ma Gunther l’anno scorso ci ha insegnato che far segnare sempre punti è una buona strategia solo se si riesce a condire il tutto con più di qualche vittoria. Ahmed non è distantissimo in campionato ma per ora sembra avere una forma migliore, Zhou dalla sua ha una maggiore esperienza e il supporto del team Prema.
Mick Scumacher (P4/P7/P3)
Dopo il travagliato weekend di Pau finalmente Mick Schumacher inizia ad assumere il profilo del pretendente al titolo. Se i risultati di Gara 1 e Gara 2 sono buoni ma nulla di eccezionale, il podio in Gara 3 invece vale molto di più dei 15 punti del terzo posto. Mick recupera furiosamente nelle prime curve di gara, salendo dalla nona posizione in griglia fino alla terza posizione che manterrà fino a fine gara, sfruttando ogni spazio lasciato dagli avversari. Una rondine non fa primavera, ma quanto visto in Gara 3 ha finalmente reso giustizia alla crescita compiuta da Mick durante l’inverno, la prima vittoria ormai è solo una questione di tempo.
Sacha Fenestraz (P8/P9/P6)
Il pilota francese di casa Carlin arrivava a Budapest da leader del campionato dopo l’ottimo weekend di Pau, ma i pochi punti raccolti all’Hungaroring lo fanno finire quarto in generale a 32 punti dal leader. Questo weekend semplicemente Fenestraz non era abbastanza veloce, anche se in gara è sempre riuscito a mettere una pezza a delle qualifiche non eccelse. Di buono c’è la costanza dimostrata nel portare a termine nei punti tutte e tre le gare, facendo esperienza che sicuramente tornerà utile. Nonostante questo weekend un po’ sottotono Fenestraz resta comunque un pilota che sarà capace di vincere altre gare, tornando a contendersi il titolo
Marcus Armstrong (DNF/P2/DNF)
L’anno scorso Lando Norris era “famoso” per le sue partenze al rallentatore, quest’anno invece Marcus Armstrong si sta rendendo protagonista di partenze che sembrano essere frutto più di un fast forward della regia che non di un ottimo stacco frizione. In Gara 1 parte in quinta posizione ma alla prima curva è già affiancato al leader e poleman Ticktum, ma l’alettone anteriore del pilota Motopark tocca la posteriore sinistra del portacolori Prema forandola. In Gara 2 scatta dalla quarta posizione e già alla prima staccata si trova secondo, posizione che conserverà con una gara magistrale fino alla fine della gara. In Gara 3 parte dalla terza posizione meglio di Ahmed e Ticktum che occupavano la prima fila, ma si trova poi a sandwich tra i due in uscita dalla prima curva e non può evitare un altro contatto con Ticktum, dove è ancora una volta Marcus ad avere la peggio danneggiando una sospensione. Armstrong semina tanto ma raccoglie ancora poco, appena anche la fortuna inizierà a dargli una mano si toglierà grandissime soddisfazioni.
Robert Schwartzman (P3/P5/DNF)
Il primo zero dell’anno per Schwartman arriva alla sesta gara del campionato, Gara 3 del weekend ungherese. Una toccata con Palou alla seconda curva del primo giro mette KO il pilota russo del team Prema in una gara che l’avrebbe visto finire verosimilmente un’altra volta nella top 5. Di Robert impressiona la consistenza nel passo gara, nessun errore e sempre fuori dai guai. Il primo podio stagionale in Gara 1, dove è stato anche il vincitore tra i rookie, è una buona base dalla quale partire per ambire già a qualcosa di più. In Prema hanno scelto bene i rookie da avere in squadra quest’anno, Schwartzman e Armstrong sono una scommessa già vinta.
Juri Vips (P6/P17/P4)
Dopo la velocità dimostrata ma poco concretizzata a Pau finalmente arrivano un po’ di punti importanti per Vips. Il pilota estone recupera quattro posizioni rispetto alla griglia di partenza sia in Gara 1 che in Gara 3, mentre in Gara 2 non riesce ad essere altrettanto brillante, arrivando quasi a stallare la sua Dallara in partenza. Juri ha tutte le carte in regola per poter essere molto competitivo, e il podio tra i rookie in Gara 3 sta a testimoniarlo, deve solo finire di prendere confidenza con il team e le dinamiche del campionato, arriverà tra i primi anche lui.
Alex Palou (P12/P3/DNF)
Anche questo weekend Palou ha dimostrato di essere tanto veloce quanto sfortunato. In Gara 1 parte dalla prima fila, ma la pista umida non lo agevola nello stacco frizione facendolo scivolare parecchio indietro. In Gara 2 recupera subito una posizione dalla quinta in griglia e poi il ritiro di Ticktum gli consegna il terzo gradino del podio. In Gara 3 è costretto al ritiro quando tocca con Schwartzman mentre si stavano giocando entrambi la seconda posizione nelle primissime fasi di gara. La velocità di Palou si è già fatta vedere, all’appello forse manca la sua esperienza, che dovrebbe tenerlo fuori da certe situazioni delicate, ma il campionato è lungo e si rifarà con gli interessi.
Classifica generale e prossimo appuntamento
In classifica generale comanda Ahmed con 18 punti di vantaggio su Zhou e 20 su Ticktum. Il prossimo weekend di gara sarà dal 22 al 24 giugno al Norisring, circuito cittadino estremamente veloce.