Giapponate
A cosa pensate quando dovete collegare il Giappone con il motorsport? Agli spalti sempre pieni in ogni sessione di qualsiasi categoria? Al dominio quasi incontrastato delle moto giapponesi nel motomondiale? Al drift? Alla nefasta accoppiata McLaren-Honda 2015-2o17? Alla Prius da corsa?
Tutte cose meravigliose certo, ma se io devo collegare il Giappone al motorsport penso ad una sola cosa: CRASHEEE!!!
Se non è la prima volta che leggete questa parola leggendaria avrete già capito dove andrò a parare, e probabilmente starete già ridendo.
Invito invece i nuovi adepti a rispondere a questa domanda:
Come potrà mai essere la telecronaca di una gara in giapponese?
Se per la vostra risposta avete tenuto conto della passione dei giapponesi in tutto quello che fanno, della diversità della loro lingua rispetto alla nostra e della tendenza ad urlare che farebbe sembrare Guido Meda una persona pacata ed equilibrata, siete stati bravi.
Bravi ma non bravissimi, dovevate infatti tener conto anche del fatto che per loro la normalità coincide con il mandare Yuji Ide a correre in Formula 1.
Bene, ora che avete tenuto conto di tutti questi fattori nelle vostre aspettative, moltiplicate queste aspettative per un coefficiente di deviazione mentale 100. Solo allora, forse, sarete psicologicamente pronti ad affrontare i video che seguono.
Reperto numero 1: Sciumakkà
Nel 1996 Ralf Schumacher correva in Formula Nippon con il team X-Japan, “X-Japan! X-Japan!” che si sente urlare nel video è proprio riferito al team della macchina incidentata. Non sappiamo come abbiano commentato le 91 vittoria di Michael Schumacher i giapponesi, sappiamo solo che lo hanno sempre chiamato “Sciumakkà”.
Reperto numero 2: Saido bai saido!
L’avete sentito dopo 18 secondi? Era proprio lui, l’unico e inarrivabile CRASHEEE!!! Termine che presto si capisce essere nato dalla necessità di “giapponizzare” certi termini stranieri. Così “crash” diventa “crashe” e “side by side” diventa “saido bai saido”. Potremmo farlo anche noi in Italia, tipo trasformare “jobs act” in “gioboso acito”.
Reperto numero 3: Last lappe
A metà della nostra raccolta c’è il video con il commento più tranquillo. Ciò che lo rende meraviglioso è non solo la bellissima battaglia tra Montoya e Andretti per la vittoria, ma anche il fatto che si distinguano minimo quattro voci nella cabina di commento. Quattro voci per commentare la CART, per commentare la Formula 1 organizzano una sagra come minimo. E anche qui “last lap” diventa “last lappe” e “back straight” diventa “bac storeto”.
Reperto numero 4: Crasheee!!!
Crasheee e Sciumakkà nello stesso video, non troverete niente di meglio nell’internet. Da notare come l’intensità della pronuncia di crasheee vada aumentando con l’aumentare della gravità dell’incidente. In Giappone non servono gli avverbi di modo, basta urlare con più o meno intensità.
Reperto numero 5: Crasheee elevato alla crasheee
Sentire crasheee urlato anche negli altoparlanti del circuito durante il replay con audio ambientale è quasi trascendentale.
Reperto numero 6: Skagatà!
“Skagatà! Skagatà! Skagatà! Skagatà! Skagatà! Aaaaah!” Sinceramente non so neanch’io come commentare, posso solo inchinarmi.
Se siete arrivati fino a questo punto ancora sani di mente buon per voi, ma il mio obiettivo era quello di mandarvi in pappa il cervello e mettere in discussione ogni vostra certezza sul mondo in cui viviamo.
Se invece tutto questo non vi ha fatto ridere in alcun modo, anzi l’avete trovato noioso pazienza, ma ho pensato anche a voi. Qui potete trovare la lista dei cinepanettoni degli ultimi anni, che sono sicuro si sposeranno a pennello con il vostro concetto di comicità.
Ma se questi video vi hanno aperto un mondo che non vedete l’ora di esplorare maggiormente o se pensate che addirittura ne manchi qualcuno che in una raccolta del genere non può assolutamente mancare fatecelo sapere all’hashtag #Giapponate su Twitter! Intanto beccatevi una raccolta non stop di 5 minuti di questi e altri video inediti da impostare come scheda principale all’apertura del vostro browser.
Per ora vi saluto con la pubblicità più bella della storia.