Completa il tuo essere hipster seguendo la Formula 3
Le band che ascolti hanno nomi che sembrano usciti da un catalogo dell’IKEA? Ti vesti in modo bizzarro? Sei andato oltre l’essere vegano e ora non mangi nulla che proietti ombra? Allora puoi redimerti soltanto in due modi: o ti nascondi per il resto dei tuoi giorni oppure, visto che hai fatto 30, fai pure 31 iniziando a seguire la Formula 3.
NO. Non il gruppo musicale Formula 3, anche se “eppur mi son scordato di te” riassumerebbe bene tutta la categoria anche e soprattutto nel mondo degli appassionati più consumati. Quindi sì, la Formula 3 dovrebbero seguirla tutti, anzi dovrebbe essere insegnata nelle scuole.
Sembra infatti che nel voler, giustamente, capire sempre meglio come funziona la Formula 1 in tutti i suoi aspetti, l’appassionato medio si sia dimenticato che forse per capire meglio la Formula 1 potrebbe fare un passo indietro, e provare prima a capire come funzionino le categorie minori. Non illudiamoci, non è facile nemmeno capire la Formula 3, ma vale sicuramente la pena provarci.
Partiamo dalle cose semplici allora: macchine e gare.
Le macchine
La serie è di fatto un monomarca per quanto riguarda i telai, tutti made in Italy by Dallara, il regolamento però non vieta nessuno di usure un altro telaio conforme alle specifiche regolamentari. La scelta dei motori è anch’essa libera, quest’anno ci sono i Mercedes e i Volkswagen, cambia poco prestazionalmente, ma cambia. Se il made in Italy non è abbastanza hipster per te allora beccati il fornitore unico di gomme sud coreano, la Hankook.
Quindi telaio c’è, motore c’è, gomme ci sono. Se non si dovessero fare curve a 150km/h queste tre cose sarebbero più che sufficienti per correre, e invece no, le curve a 150km/h bisogna farle per forza. Ci sono due modi per fare una curva a 150 all’ora: farla rimanendo in pista o farla finendo fuori pista. So che ci tieni a fare l’alternativo, ma il modo giusto è quello che te la fa fare a rimanendo in pista, fidati. Qui interviene la magia nera, il downforce, che permette alle monoposto di affrontare curve a velocità che sarebbero illegali in quasi tutte le autostrade del mondo.
Ah il downforce non è un accessorio tipo l’Abre Magique. Il downforce, o carico aerodinamico, è una conseguenza di un po’ di accessori decisamente più ingombranti di un Abre Magique, che sono: fondo piatto, diffusore (non quello del phon, anche se funziona con lo stesso principio) e gli alettoni.
Dopo aver assemblato il tutto con abbondante resina epossidica dovrebbe uscirvi una cosa del genere.
Capolavoro.
Le gare
In un weekend di Formula 3 ci sono 3 gare, da 33 minuti l’una, a Trento trotterellando. Battute pessime a parte, la griglia di partenza per gara 1 viene decisa dalla qualifica 1 (facile), la griglia per gara 2 dalla qualifica 2 (facile), mentre la griglia per gara 3 viene decisa dal secondo miglior tempo della qualifica 2 (non così facile).
Tre gare da mezz’ora significa spettacolo garantito, sempre. Le macchine sono tante e relativamente piccole, ogni centimetro buono della pista è sempre occupato. Poi ci sono i piloti, che meritano un capitolo a parte.
I piloti
Prima dei 18 anni non puoi guidare un’auto per strada, non legalmente almeno, inoltre per il primo anno di patente non puoi usare un’auto con una potenza superiore ai 70KW(95CV), così stanno le cose se sei una persona normale. Ma noi non abbiamo imparato a correre con un kart prima di imparare ad andare in bicicletta, quelli che corrono in Formula 3 sì.
Quindi in Formula 3 ti ritrovi a 18 anni, se non prima, a guidare una macchina che costa mezzo milione (forse sono stato un po’ largo, ma state tranquilli che l’ordine di grandezza è quello), ha 177KW(240CV) di potenza e pesa 580kg, te compreso. Un rapporto potenza/peso di di 414CV/tonnellata, quello di una Ferrari 458 è di 400CV/tonnellata.
Tutto questo appena diventato maggiorenne, arrivando da categorie con metà della potenza e soprattutto con un decimo della pressione. Questa categoria infatti inizia ad essere un banco di prova importante per i piloti, per questo “quelli che contano” la seguono attentamente.
Scuola d’eccellenza
“Quelli che contano” sono gli osservatori dei grossi team del motorsport, cioè i grossi team della Formula 1, è lì che tutti vogliono arrivare.
Perché se fai bene in Formula 3 non sempre arrivi in Formula 1, ma se arrivi in Formula 1 è anche perché hai fatto bene in Formula 3. Per conferma chiedere a Max Verstappen, Esteban Ocon e Lance Stroll, andando indietro di solo due anni.
In conclusione
Seguite la Formula 3 anche se non siete hipster. Come è un’ottima palestra per i piloti è un’ottima palestra anche per noi appassionati divanari. Lontano dai preconcetti della Formula 1 possiamo goderci le gare senza doverci preoccupare per chi fare il tifo, godendoci semplicemente delle belle gare con dei piloti che saranno dei sicuri talenti.
Poi diciamocelo, quanto bello è poter dire “questo io lo seguivo già da quando correva in Formula 3” quando un pilota esordisce in Formula 1? Questa sì che è la roba più hipster del mondo.
Un volante e una chitarra sono uguali: si tengono con due mani e regalano emozioni.
Dopo questa performance poetica direi che potrei chiudere lasciandovi il link del sito ufficiale del campionato europeo di Formula 3, buon divertimento.