Formula 3 europea: Spa-Francorchamps
Spa-Francorchamps è il circuito che produce le migliori gare in ogni categoria motoristica e con la Formula 3 europea non ha fatto eccezioni. Le gare sono state sempre combattute, con cambiamenti di posizione dal primo all’ultimo giro. Curioso invece che dopo un’inizio di stagione corso in maniera molto disciplinata da tutti i concorrenti in circuiti relativamente stretti e tortuosi, in un circuito largo e veloce come quello belga i contatti siano stati superiori alla media, agorafobia generale?
Analizziamo ora le performance dei protagonisti principali del weekend, tra parentesi sono indicati i piazzamenti nelle tre gare in programma.
Marcus Armstrong (DNF/P6/P3)
Terzo weekend consecutivo da leader del campionato per il rookie neozelandese. Marcus Armstrong si conferma essere un pilota veloce in qualifica come in gara, inoltre sembra essere quello con il rendimento più costante tra i pretendenti al titolo. Quello che gli manca per renderlo veramente imbattibile è solo un po’ di fortuna, che anche questo weekend non gli ha sorriso con una foratura rimediata in Gara 1. Fortuna che con l’esperienza verrà attratta con una migliore lettura della gara, che lo farà stare più attento in situazioni potenzialmente pericolose.
Dan Ticktum (P13/P1/P5)
Anche a Spa Ticktum ha dimostrato di essere il pilota più completo del gruppo. Affamato, composto e con la capacità di saper aspettare un giro in più per compiere un sorpasso. Questo weekend sono mancate delle buone qualifiche che gli avrebbero reso la vita più semplice in gara, ma il layout del circuito l’ha aiutato a compiere delle rimonte entusiasmanti, in particolare in Gara 2 dove ha recuperato dalla decima posizione in griglia fino alla vittoria finale. Il bottino questo weekend guadagnato sulla pista poteva essere molto più ghiotto senza una penalità post gara di 20 secondi in Gara 1, che lo spedisce dal quarto al tredicesimo posto, conto aperto con la fortuna anche per Ticktum.
Ralf Aron (P3/DNF/P14)
Come Armstrong e Ticktum anche Aron paga il dazio di una gara sfortunata a weekend, dazio che ormai sembra essere scritto nel regolamento. Nella fattispecie nei primi giri di Gara 2 Aron si gioca la testa della gara con il connazionale Vips quando i due arrivano al contatto alla fine del rettilineo del Kemmel finendo entrambi out ma senza conseguenze fisiche. Un contatto nato da un errore di valutazione delle distanze da parte di Vips, così come un altro errore di valutazione con Ahmed nello stesso punto in Gara 1 aveva messo KO il pilota inglese, permettendo invece ad Aron di concludere la gara. Nonostante un solo piazzamento a punti durante il weekend Aron rimane in scia a Armstrong e Ticktum in classifica.
Guanyu Zhou (DNF/DNF/P13)
Weekend nerissimo per il pilota cinese di Prema. In Gara 1 una foratura la costringe al ritiro, mentre in Gara 2 e in Gara 3 sono dei contatti con Schumacher a metterlo fuori dai giochi. Da salvare questo weekend c’è ancora la buona velocità dimostrata in qualifica e l’altrettanto buona rimonta in Gara 3 dopo essere finito ultimo al primo giro. Un weekend come questo difficilmente capiterà ancora, ora bisogna pensare solo a Silverstone.
Jehan Daruvala (P1/P3/P11)
In Gara 1 arrivano la prima pole e la prima vittoria stagionali per il pilota indiano del team Carlin. Un ottimo inizio di weekend che conferma la sua velocità e soprattutto lo ripaga per gli sforzi che sta facendo trascinando con se il team che sembra essere solo l’ombra di quello dominante lo scorso anno con Norris. La vittoria in Gara 1 arriva proprio non mollando mai e recuperando dopo una brutta partenza, costruendo poi il gap su Palou nel secondo settore più guidato, così da potersi difendere nei rettilinei dagli attacchi del pilota spagnolo alla guida di una Hitech in assetto particolarmente scarico. In Gara 2 arriva un altro podio mentre in Gara 3 si spegne fino alla undicesima posizione.
Enaam Ahmed (P19/P5/P6)
Poteva essere il weekend del riscatto per Ahmed, le qualifiche erano andate bene e Gara 1 lo vedeva in lotta per il terzo gradino del podio, ma una toccata con Aron piega il braccetto della sua sospensione e lo fa scivolare in fondo al gruppo, salutando punti che alla luce dei risultati dei rivali sarebbero stati pesantissimi, specialmente se sommati alla continuità mostrata in Gara 2 e in Gara 3. Ora per tornare in lizza per il titolo Ahmed ha bisogno di tornare quello di inizio stagione, mettendo insieme risultati importanti che fanno punti e morale, missione difficile ma non impossibile.
Mick Schumacher (P4/DNF/P1)
Finalmente arrivano gli acuti anche per Mick Schumacher. Dopo i test prestagionali che lo vedevano sempre velocissimo, tanto da metterlo nella lista dei pretendenti al titolo, Mick si era un po’ perso con l’andare della stagione. Ci voleva proprio l’aria di Spa a ricordargli di essere uno Schumacher. Arriva così la pole per Gara 2, vanificata però con un contatto in partenza con lo sfortunatissimo Zhou. In Gara 3 però Mick in condizioni di bagnato-asciutto è perfetto, salvo un’altra toccata al primo giro con Zhou, e conquista la prima posizione superando nello stesso giro all’Eau-Rouge Armstrong e al Kemmel Shvartzman, costruendo nei giri successivi un buon margine che lo porterà a conquistare la prima vittoria in Formula 3.
Classifica generale e prossimo appuntamento
Per il terzo weekend consecutivo è Marcus Armstrong a comandare in classifica, con un solo punto di vantaggio su Dan Ticktum, stabile Aron terzo. Il weekend nero di Zhou lo fa scivolare dal secondo al quarto posto in generale, mentre Daruvala scavalca Ahmed e si porta quinto.
Prossimo appuntamento dal 17 al 19 agosto a Silverstone, altro circuito veloce che ci regalerà delle belle gare.