Formula 3 europea: Pau
Conferme importanti
Il primo appuntamento della Formula 3 Europea a Pau ha messo in difficoltà alcuni dei piloti favoriti per il titolo, esaltando invece moltissimi rookie, confermando un livello elevatissimo dei piloti anche quest’anno. Molti protagonisti della passata stagione hanno lasciato alla fine della passata stagione, compresi i primi 5 nella classifica finale: Norris, Eriksson, Gunther, Ilott e Hughes per fare qualche nome. Era lecito dunque aspettarsi una leggera flessione nella competitività generale del campionato, cosa fortunatamente smentita già dal primo appuntamento a Pau, che per quanto caratteristico e spesso gara a sè ha rassicurato tutti sulla bontà del talento dei partecipanti.
Un aspetto importante da tenere in mente però è che a Pau le qualifiche sono fondamentali, una qualifica titubante è quasi impossibile da raddrizzare durante la gara e questo aspetto è stato croce per alcuni e delizia per altri. Facciamo dunque una panoramica sui protagonisti principali del weekend nel bene e nel male.
Squadrone Prema in formissima
Guanyou Zhou inaugura la stagione vincendo la sua prima gara in Formula 3 spezzando un tabù che durava da 2 anni pieni. Poi una qualifica 2 sottotono lo costringe a partire dalle retrovie in Gara 2 e 3 senza possibilità di recupero nè di segnare altri punti, ma con Gara 3 che assegnava punti dimezzati è comunque a sole 12 lunghezze dalla testa della classifica.
Ralf Aron completa la doppietta Prema in Gara 1 e vince Gara 3, ma prendendo metà dei punti non riesce a lasciare Pau da leader della classifica generale, leadership che avrebbe meritato anche per l’ottavo posto di Gara 2, uno dei pochi piloti a far segnare punti in tutte le gare del weekend. Aron è sembrato rinato con questo ritorno al team che lo aveva lanciato nella categoria nel 2016, la velocità e la confidenza dimostrata in tutto il weekend lo confermano tra i favoriti per il titolo.
Mick Schumacher ha conquistato solo 4 punti nel weekend, ma ha dimostrato di avere l’approccio giusto di chi punta a vincere il campionato. Pau è un circuito che penalizza moltissimo delle brutte qualifiche e Mick ha pagato a caro prezzo una toccata con conseguente rottura della sospensione nella prima qualifica, disputata nelle stesse condizioni che l’avevano visto velocissimo nelle libere. Costretto a partire nella parte finale del gruppo non riesce ad andare oltre la sedicesima posizione in Gara 1, mentre le qualifiche bagnate valevoli per Gara 2 e 3 gli consentono delle partenze appena fuori dalla zona punti, che conquisterà finendo rispettivamente decimo e settimo.
Marcus Armstrong dimostra carattere e velocità durante tutto il weekend. Dopo la quinta posizione in Gara 1 arriva il podio con la terza posizione in Gara 2. Il ritiro per incidente nelle difficili condizioni di Gara 3 è una nota negativa che non può certo rovinare quanto di buono fatto vedere fino a quel momento. Il campione della Formula 4 italiana si conferma essere una scommessa vinta sia da parte di Prema che lo ha cresciuto che da parte della FDA che lo sta sostenendo.
Robert Schwartzman non ha avuto gli acuti di altri rookie durante il weekend ma può tornare a casa decisamente soddisfatto dei risultati raccolti. Ottavo, nono e sesto posto nelle tre gare, l’unico rookie insieme al sorprendente Ahmed a finirle tutte nei punti. L’unica cosa per la quale può prendersela un po’ con se stesso è l’essersi fatto sorprendere dopo una FCY in Gara 1 quando si trovava in quarta posizione, ma per il resto la sua è stata una performance estremamente solida.
In casa Motopark Ticktum è competitivo ma poco fortunato, Scherer si esalta
Il weekend per Dan Ticktum era iniziato benissimo con la pole in Gara 1, ma dallo slittamento allo start che lo porta a chiudere la gara solo terzo al problema con l’headrest in Gara 2 non è stato sicuramente un weekend in discesa per l’inglese. Il quinto posto in Gara 3 è un magro bottino anche per il dimezzamento dei punti, ma Dan è sereno, sa che Pau è atipica e che la velocità sua e del team ci sono, se questo è il suo weekend no della stagione auguri ai suoi avversari.
Fabio Scherer è una delle tante sorprese del weekend francese di Formula 3. Promosso dalla Formula 4 tedesca, dove era riuscito a raccogliere solo un paio di vittorie in altrettante stagioni, non arrivava in Formula 3 con un palmares di primo grido. Eppure tra le strette e veloci stradine di Pau Fabio si è esaltato: meraviglioso nelle qualifiche bagnate e un vero mastino in Gara 2 dove riesce a tenere bene il passo di Fenestraz per buona parte della gara fino all’errore fatale alla chicane che lo costringe al ritiro. Il quarto posto conquistato in Gara 3 è un premio di consolazione forse troppo scarso, ma potrà sicuramente consolarsi con la visibilità guadagnata durante il weekend.
Carlin si gode Fenestraz, Daruvala salva il salvabile, weekend nero per Habsburg
Sacha Fenestraz ha dimostrato di voler puntare subito al titolo da rookie, stare in appartamento con Lando Norris dicono possa fare questo effetto. Il pilotino francese di scuola Renault si prende subito un ottimo quarto posto in Gara 1, ma per il resto del weekend vuole di più. Nelle seconde qualifiche bagnate conquista la pole per Gara 2, gara che vincerà resistendo a Scherer che prima prova a superarlo all’esterno della prima curva poi all’interno al tornantino, arrivando anche al contatto, e soprattutto giudicando da veterano il grip che cambiava in continuazione a causa della pioggia che bagnava l’asfalto ad intermittenza. In Gara 3 prova il colpaccio partendo con le slick, ma la pioggia arriva a rovinargli i piani, costretto al cambio gomme ai box finirà ventesimo. Poco male, grazie anche ai punteggi dimezzati in Gara 3 Sacha si prende la leadership della classifica generale e si candida come serio pretendente per il titolo.
Jehan Daruvala è costretto al ritiro in Gara 1 per un problema meccanico, ma riesce a raddrizzare il weekend con un sesto un posto in Gara 2 e con un terzo posto in Gara 3 che porta più morale che punti, ma che era quel che ci voleva dopo un weekend più complicato del previsto. I rookie sono davvero terribili quest’anno, come lo era lui la passata stagione, ma già da questo weekend è emersa una certa maturazione del pilota indiano, attento più a preservare le posizioni che guadagnava per disgrazie altrui che non voglioso di guadagnarne rischiando di compromettere tutta la gara. I campionati si vincono anche facendo segnare punti nelle giornate no, chidere a Joel Eriksson per conferma.
Ferdinand Habsburg dopo la stagione 2017 in crescendo culminata con la meravigliosa gara di Macao era atteso alla prova della maturità al primo appuntamento della stagione 2018. Prova nella quale Habsburg invece è stato rimandato senza troppi complimenti. Due undicesimi posti e un ritiro sono un pessimo inizio di stagione per qualcuno che partiva tra i favoriti, ma più che i risultati preoccupa la scarsa velocità dimostrata durante tutto il weekend. Un weekend con zero punti a inizio stagione è recuperabile, ma solo se si recupera la competitività che Ferdinand aveva dimostrato sul finale della passata stagione, la sveglia è suonata ed è stata bella rumorosa.
Palou e Ahmed fanno volare la Hitech
Alex Palou durante la sua carriera ha provato praticamente di tutto, non dovrebbe dunque sorprendere la sua competitività da subito nella serie e invece sorprende eccome. Il team Hitech non è mai stato un team di primissimo grido in Formula 3, certo sempre tra i più competitivi, ma non il top del top. Il pilota spagnolo riesce con esperienza e talento a prendersi il settimo posto in Gara 1 e il secondo gradino del podio in Gara 2, salvo poi fermarsi sul più bello partendo a rilento dalla prima fila di Gara 3. Poco male, per Palou questo sembra essere l’anno buono per decollare definitivamente e prendersi le soddisfazioni che il suo talento merita.
Enaam Ahmed è sicuramente l’MVP di questo primo appuntamento stagionale a Pau. Da debuttante nel difficile circuito cittadino coglie la pole per Gara 3 concludendola al secondo posto dietro solo all’esperto Aron. Il pilota inglese riesce così a coronare con un podio un weekend che l’ha visto chiudere a punti tutte le tre gare in programma, con il sesto posto di Gara 1 e il quinto posto di Gara 2. Un debutto sicuramente da ricordare per il campione della Formula 3 inglese del quale si parla già un gran bene, elogi che ha dimostrato di meritare alla grandissima. L’onda dell’entusiasmo per Ahmed e il team Hitech si farà sentire anche nelle prossime gare e il pilota di origini pakistane può già iniziare a sognare in grande.
Conclusioni
Anche quest’anno la Formula 3 si presenta competitiva più che mai nonostante la perdita di molti nomi importanti. Il campionato sarà apertissimo e imprevedibile con almeno una decina di piloti in grado di vincere delle gare. Il prossimo appuntamento sarà all’Hungaroring dal 1 al 3 giugno, un altro circuito dove la qualifica sarà fondamentale.