Tecnica: Ecco come la Red Bull ha messo le ali
Seba Vettel è in corsa per il mondiale, in rimonta su Button, e da domani correrà in Germania verso un’impresa che lo proietterebbe nella Storia. Conterà su una monoposto che al Nurburgring, complici le basse temperature, gode dei favori del pronostico.
In questo articolo ripercorriamo gli sviluppi più importanti della RB5, vettura progettata dal “Genio”, Adrian Newey.
RB5 – Launch Version: le sospensioni Pull Road
Alla presentazione, la RB5 fa subito parlare di sè: adotta infatti sospensioni posteriori Pull Road (foto a sinistra: si notano bene i tiranti disposti a “V”) anzichè le normali Push Road (a destra).
La soluzione ricompare dopo 20 anni su una monoposto di Formula1; permette di spostare in basso le masse meccaniche del cambio e di conseguenza il baricentro della vettura.
C’è uno svantaggio importante: con questo schema sarà difficile per Newey adattare la sua creatura all’uso di un estrattore a due piani, il componente che ha reso velocissime monoposto “outsider” come BrawnGP sopra tutte, Toyota e Williams.
RB5 – GP del Bahrain: la nuova aerodinamica posteriore
Mentre è allo studio di una versione “B” della sua monoposto, Newey si prepara la strada “pulendo” i flussi aerodinamici del retrotreno: accorcia il fondo piatto nella zona vicina alle ruote (freccia rossa) e sigilla ancor più il flusso d’aria che proviene dal fondo della vettura prolungando verso il basso le paratie laterali dell’alettone posteriore (evidenziate in giallo). Altri progettisti copieranno questo accorgimento.
RB5 “B” – GP di Montecarlo: il primo diffusore di Newey
Se a Monaco Sebastian Vettel è il pilota più atteso, la RB5 “B” è la vettura più fotografata: debutta qui una prima versione del diffusore a due piani. Newey lo ottiene “bucando” il fondo piatto originale (nella zona puntata dalla freccia) e alzando un secondo estrattore sopra il primo (i due piani sono evidenziati in giallo).
La vettura accuserà qualche problema di surriscaldamento: il secondo piano del diffusore “tappa” il cofano motore limitando la fuoriuscita dell’aria calda. Al venerdì si registrano i cedimenti di due motori, e sia Vettel che Webber non riescono a completare il programma di prove libere previsto.
In gara Vettel finirà lungo alla Santa Devota, chiudendo la gara contro il muro. Webber invece riuscirà a prendere un gran ritmo di gara e finire al quinto posto, a 2 secondi dal podio ottenuto da Raikkonen.
RB5 “B” – GP della Turchia: la seconda versione
Newey allunga i due buchi nel fondo piatto per convogliare aria verso l’estrattore alto. Le frecce blu mostrano il percorso dell’aria verso il retrotreno: aumenta in questo modo l’effetto Venturi, la monoposto è ancor più schiacciata al suolo.
Si rivelerà una buona mossa per il GP della Turchia: Vettel perde tempo ai box, finirà terzo, Webber invece salirà sul secondo gradino del podio, dopo un finale di gara corso sui ritmi di un Jenson Button che solo apparentemente gestiva il vantaggio. In realtà il dominio Brawn di inizio anno scricchiola, la prestazione della Red Bull, nonostante qualche errore ai box, lo dimostra in modo evidente. E il meglio deve ancora venire…
RB5 “B-spec” – GP del Regno Unito: la Rivoluzione Aerodinamica
Ed ecco l’ultima versione del diffusore Newey-Style: dopo aver bucato il fondo piatto il Genio ne ha allargato il piano basso, integrandolo con le paratie laterali dell’alettone posteriore, che ora sigillano soltanto il piano alto. Nel cerchio giallo invece si nota un’apertura supplementare per lo sfogo dell’aria calda proveniente dal motore.
A Silverstone ha debuttato anche un nuovo musetto, più largo e piatto rispetto al precedente. Qui si nota tutta la maniacalità di Newey: ha progettato questo particolare per meglio integrare le telecamere onboard, trasformandole così in un componente nativo della vettura.
E così, nella terra di Jenson Button, Sebastian Vettel ha corso il Gran Premio che ha ribaltato i pronostici: Pole Position, Vittoria e Giro più veloce della gara, in gergo rigorosamente inglese si dice: “Hat Trick”. Un duro colpo per Button, giunto sesto, e Barrichello, terzo ma ad oltre 40 secondi dal giovane vincitore. Webber ha completato una doppietta che potrebbe segnare un punto di svolta…
Staremo a vedere.
giroveloce.it