Giroveloce Awards 2023
Tornano anche quest’anno i Giroveloce awards e voi direte: “E che minchia sono?”. Noi rispondiamo: “Boh? Però ci sono e ve li pappate. E muti”.
Una stagione adrenalinica, ricca di colpi di scena, che ha visto la maggior parte degli spettatori impegnati nel trovare la migliore posizione per dormire sul divano. La minor parte, invece, ha preferito fare la guerra su Twitter – pardon X – promettendo manrovesci e sberleffi a padri di piloti spagnoli e banche iberiche.
Nelle puntate precedenti:
- Giroveloce Awards 2016
- Giroveloce Awards 2017
- Giroveloce Awards 2018
- Giroveloce Awards 2020
- Giroveloce Awards 2021
- Giroveloce Awards 2022
I poteri forti ci hanno fermato per il 2019, o non avevamo voglia, non ricordiamo più quale sia la vera motivazione, ma probabilmente ha stato Vettel.
Avvertenze varie ed eventuali per i vari ed eventuali #Capiscers: questo post contiene tracce di sarcasmo, congruenza con la realtà in piccole parti e riferimenti più o meno velati a fatti realmente accaduti, più o meno. Se tutto questo vi mette a disagio, ma volete continuare a leggere nonostante abbiate già capito dove andremo a parare per poi lamentarvi in seguito, capiamo il vostro problema e vi rimandiamo alla fine del post per i commenti o al nostro account Twitter per i reclami, saremo lieti di ascoltarvi, forse.
Ciancio alle bande e passiamo ad assegnare i premi che la FIA ci invidia ma che non avrà mai e poi mai.
Miglior monoposto del decennio – Ferrari SF-23
“In termini di velocità non teme il Concorde”. Così aveva dichiarato – più o meno – Benedetto Vigna nel giorno della presentazione. Ora, da uno che nel nome rende omaggio al tasso alcolemico non è che ci si possa fidare molto. Infatti è stato di parola.
Miglior attore non protagonista – Matthew Binocchio
“Ricercatissimo dai maggiori top team”. “Tornerà per vendicarsi”. “Dirigerà la CIA”. Così gli Avengers – pardon, gli insider – hanno pontificato durante lo scorso inverno quando LVI ha spontaneamente (credici…) abbandonato la guida della GeS. L’abbiamo visto bere vino in Drive to Survive con quel cabarettista di Gunther Steiner e dare dei pagliacci a quelli dell’Audi. Ma siamo certi che tornerà. Sugli spalti. Con un biglietto comprato su Ticketone e i token per la birra.
Miglior sorpresa stagionale – Max Verstappen
Chi l’avrebbe detto che un pilota già due volte campione del mondo, che nel 2022 ha chiuso il campionato con mezza stagione di anticipo, intorno al quale viene realizzata la vettura, avrebbe dominato la stagione 2023? Sinceramente siamo tutti scioccati. Certo, se non ci fosse stato lui, se non fosse nato, se avesse deciso di non fare il pilota, allora sarebbe stata tutta un’altra storia. La Red Bull avrebbe scelto di schierare una sola vettura, di correre con il solo Perez e di vincere comunque il campionato piloti.
Miglior gara del secolo – Las Vegas
Suzuka? Merda. Spa? Monnezza. Imola? Una cloaca. Monza? Per carità, ha le tribune coi tubi Innocenti. Il circuito più bello del mondo, se non dell’universo, è Las Vegas. Ha la forma di un porco sottosopra? Meglio, così si possono fare degli originalissimi meme con Spider Pork! Ha tipo solo 3 curve? Ma sticazzi, noi vogliamo vedere le maghine che si superano. E poi, diciamoci la verità. I tombini killer sono una trovata che Liberty Media ha sapientemente tenuto nascosta per poi svelare all’improvviso e lasciare tutti di stucco. Chapeau!
Miglior padreterno – Nico Hulkenberg
Ora, non vorremmo sembrare ripetitivi perché sosteniamo che il pilota in questione sia un tantinello più forte della media. Però PORCAPUTTANA è riuscito a fare 9 punti con un carrello della spesa con la classica ruota traballante che ancora si ostinano a chiamare monoposto. Il 25 dicembre si avvicina, ricordatevi di fargli gli auguri.
Miglior Gomorra stagionale – Sainzini vs Leclerchini
“Vile!”. “Marrano!”. “Lazzarone!”. “Buzzurro!”. “Gaglioffo!”. “Manigoldo!”. “Pusillanime!”. “Mascalzone!”. “Citrullo!”. “Villano!”. Questa è un sintesi degli screzi che sono volati su Twitter – pardon, X – nel corso della stagione tra i sostenitori di Leclerc e quelli di Sainz. Fortunatamente tutto è rimasto nell’alveo della civiltà e non è mai degenerato nella bieca volgaritò. La pace nel mondo è fattibile.
Miglior rookie stagionale – Logan Sargeant
Era dai tempi di Valencia 2009 – quando Badoer concluse il Gran Premio l’anno successivo – che non si vedeva un pilota incidere in maniera così netta. Ha oscurato l’astro nascente Piastri, ha fatto invecchiare precocemente il ricordo di Schumacher a Spa nel ’92, ha reso anacronistico il debutto di Verstappen in monoposto. E poi diciamoci la verità; Albon s’è cagato sotto del confronto. Bene ha fatto Liberty a insistere per portare un pilota mmerigano in Formula 1. Sempre sia lodata.
Miglior sprint race – Tutte!
Ma come si fa a sceglierne una quando sono state tutte bellissime!
Miglior pubblico – Gli amorevoli messicani
Lo so, pensavate che avremmo scelto voi piccoli tifosi italiani che ancora regalate soldi al tracciato di Monza. E invece vi abbiamo deluso. Avremmo mai potuto dare il premio a un altro popolo che ha fondato sul wrestling e su Ray Misterio la propria democrazia? Avremmo mai potuto dare il premio a un popolo che ha deciso di punire sugli spalti a suon di ceffoni un tifoso reo di indossare una maglietta rossa? Che poi sulla maglietta c’era scritto “I love Gabibbo”, ma questa è un’altra storia.
Miglior soluzione tecnica – Il muso Ferrari
“È un prodigio della tecnica!”. “La NASA gliela suca!”. “Saranno almeno 190 Km/h di velocità di punta in più”. “Ho visto Newey piangere nel retrobox”. Queste le dichiarazioni dei tecnici del webbe quando il muso della Ferrari si è deformato durante i primi test stagionali. Si è gridato al miracolo che manco a Lourdes, salvo poi capire che i meccanici avevano solo montato male il naso.
Premio puzza corporea telematica – Sebastian Vettel
Sebastian Vettel puzza. Ha ancora il record di pole position in una stagione, ma puzza. Ha sofferto più di Alonso contro Stroll, quindi puzza. Ha cambiato direzione dello sviluppo della Aston Martin a metà stagione per non favorire troppo Alonso, quindi puzza. Ha vinto mondiali solo con macchine fatte da Newey e non si chiama Max Verstappen, quindi puzza. Ha fatto costruire casette per le api a Suzuka, quindi puzza. Userà la cera delle api di Suzuka per fare delle candele profumate, quindi è un pessimo imprenditore.
Premio budget crash – GP d‘Australia
“Volevamo sperimentare, i nostri nuovi fans chiedono questo, chiedono azione, imprevedibilità. Fare 3 partenze in una gara in un circuito cittadino veloce ci sembrava l’idea migliore per avere tutto questo in un colpo solo. Se ai team non va bene pazienza, noi dobbiamo ascoltare i fans. Se non va bene nemmeno ai piloti pazienza, stiamo crescendo in molti paesi ricchi di talenti che aspettano solo la loro occasione. Ora smettetela di fare i bacchettoni nostalgici e ditemi da dove arriva questa puzza, non se n’era andato Vettel?”
Premio Saul Goodman – Aston Martin
Fanno riguadagnare un podio perso ad Alonso a Jeddah, fanno prendere mezzo minuto di penalità ad Ocon in Austria, copiano mezza macchina dalla Red Bull, se ne sbattono di sviluppare la macchina anche per il figlio del boss. Probabilmente hanno anche fatto sparire qualche cadavere o forse era sempre Vettel che puzzava, meglio non indagare oltre.
Premio Lionel Hutz – Haas
Sergio Perez a forza di tagliare curva 6 ad Austin ha corso metà distanza di gara. Un simpatico gruppo di gelatai se n’è accorto e ha fatto ricorso perché venisse penalizzato. Ma non avendo una analisi di Chandhok a supporto della loro causa non sono stati presi sul serio, e nemmeno il gelato era buono. Quindi per questo atto goliardico, per la prima volta nella storia degli Awards, ci vediamo costretti a dare un premio a qualcosa di non correlato al mondo della Formula 1: Premio Lionel Hutz ai gelatai Haas.
Premio pacchetto sorpresa – Matteo Bobbi e Davide Valsecchi
“Ma che cos’è un pacchetto aerodinamico? È fisicamente un pacchetto o no?”
“Certo che è fisicamente un pacchetto! Guarda quella. HEI RAGAZZA, CHE BELLE MELONE!“
“Grazie Matteo, tu sì che sei sempre aggiornato sul mondo della Formula 1!”
“Ma scusa tu non eri pilota di riserva Lotus fino a 10 anni fa?”
“Un fortunato caso di omonimia, non ero io.”
“Ah capito capito, fortuna non ci sente nessuno a fare questi discorsi.”
“Beh c’è ancora parecchia gente che guarda il post gara sai? Anzi un saluto a tutti i nostri spettatori a casa!”
“Davide, ma cosa stai dicendo, mica siamo in diretta!”
“Ma certo che siamo in diretta Matteo! Hai anche chiesto tu di intervenire? Che pensavi?”
“…conosci anche un mio omonimo?”
Premio Pelirli – Al fornitore unico e inimitabile di pneumatici e tendoni per il Circus
Quest’anno durante il GP del Qatar si è toccata la massima espressione di ricerca e sviluppo per quanto riguarda gli pneumatici da competizione: anziché adattare gli pneumatici alla pista si è adattata la pista agli pneumatici.
Come si trasferisce questo nella mobilità quotidiana? Semplice: perché fare pneumatici da neve quando puoi semplicemente far smettere di nevicare in tutto il mondo con il riscaldamento globale? E quando piove? Ancora più semplice: nessuno si muove quando piove, almeno non fino a quando non saranno pronti i gommoni di 5 mescole diverse.
Premio fonti essenziali – Chiunque si senta chiamato in causa da questo premio
“Affidabilità migliorata del 52%.” Chiunque può inventarsi delle percentuali per provare qualsiasi cosa, siate il 14% della popolazione che questa cosa la sa benissimo.
“Andate ad Imola, il GP non è in dubbio.” Vuoi mettere la Protezione Civile contro CLeclerchinho0569?
“Il GP di Abu Dhabi è a forte rischio.” Non ci sarebbe comunque andato nessuno, ma la sparata se la ricordano tutti.
“Stroll pronto a mollare tutto e darsi al Tennis.” Col gomito che fa contatto col piede che si ritrova questo rumor era poco credibile dal principio.
“Perez lascia la Red Bull prima di fine anno e arriva Alonso.” Forse parlavano solo di lattine lasciate incustodite ai buffet.
“Elkann rimpiange Binotto, Vasseur e Vigna a rischio.” L’unico che rimpiange Binotto è quello che rischia di non vedere il vassoio e i prodotti della vigna alla cena di fine anno.
“Storia d’amore tra Fernado Alonso e Taylor Swift.” Questo rumor non meriterebbe neanche di essere nominato ma rende bene il livello raggiunto dai media nel coprire la F1. Come quando dicono che Mick Schumacher sarebbe andato più forte di Nico Hulkenberg in gara.
Anche per questo 2023 che già profuma (puzza) di 2024 i Giroveloce Awards sono finiti. Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggerli tutti, chi li ha apprezzati ma anche e soprattutto chi non li ha apprezzati senza però denunciarci. O minacciare di farlo, come è avvenuto lo scorso anno con i premi a Carlo Vanzini. C’è un limite che la goliardia non dovrebbe superare e noi lo scorso anno l’abbiamo fatto e ce ne assumiamo le responsabilità, quindi imparata la lezione quest’anno abbiamo evitato, come avrete sicuramente notato.
Quindi ecco una carrellata delle migliori performance di una persona che assomiglia a Carlo Vanzini, parla come Carlo Vanzini, fa lo stesso lavoro di Carlo Vanzini, ma non è sicuramente Carlo Vanzini.
- Stroll va lungo in frenata e il nostro eroe si chiede se può essere colpa del polso appena guarito da un infortunio.
- La boss cam. Non serve neanche spiegare.
- Gli arrivi ricommentati con entusiasmo per un mondo ipotetico senza Red Bull in pista.
- Perez e Verstappen guidano due macchine diverse.
- Si aspetta un risultato a sorpresa nella gara del Canada, ma ce lo dirà solo dopo la gara. La gara evidentemente non è ancora finita.
- Le sigle degli anime messe a caso durante le prove libere a Suzuka.
- “We’ll come back to you” che diventa “Bentornato anche a te” e altri fantasie dello chef.
- Il photoshop con un braccio tagliato su instagram per far vedere che è in palestra.
- La F1 Academy diventa la F1 Insight.
- I poteri di X-Men: valutare ad occhio altezze da terra, track limits, durata dei pit. Mettendo in discussione le misurazioni empiriche se contraddicono le sue.
- Delle interferenze elettromagnetiche non hanno fatto funzionare il DRS dell’Aston Martin, idraulico.
- Bandire i team radio perché sono aiuti alla guida.
- Chiamare una bandiera rossa per ogni granello di sabbia in pista.
- La Ferrari che a Zandvoort fa prove di assetto per Monza.
- Altre robe talmente trash che ho rimosso per riuscire a dormire la notte.
Ovviamente nessuno ha minacciato di denunciarci, qualcuno dovrebbe prima leggere questo blog, e anche se così fosse per noi sarebbe un grande onore.
Ci si legge il prossimo anno, se ne avremo voglia.